Ecco quanto guadagnano davvero i piloti di Formula 1: tra bonus, sponsor e strategie, i numeri sorprendono. Ma dietro ai contratti multimilionari, chi ci guadagna davvero?
La Formula 1 si conferma uno dei business sportivi più redditizi e spettacolari al mondo. Dall’arrivo di Liberty Media al timone, il circus ha ampliato il proprio bacino di utenza, conquistando il pubblico americano e coinvolgendo generazioni sempre più giovani grazie anche alla spinta dei social network e delle piattaforme digitali.

Formula 1 e stipendi da capogiro: tra investimenti strategici e ritorni economici
In un sistema che genera miliardi di euro ogni stagione, anche i piloti – veri protagonisti in pista e fuori – si trasformano in asset commerciali. Il 2025 segna un nuovo record: il monte ingaggi dei piloti supera i 228 milioni di euro, una cifra che ben racconta l’evoluzione economica del circus.
Max Verstappen è il pilota più pagato della Formula 1
Al vertice degli stipendi c’è Max Verstappen, dominatore degli ultimi quattro Mondiali. Il pilota olandese della Red Bull incassa 50 milioni di euro di stipendio fisso a stagione, ma i bonus legati ai successi lo portano ben oltre. Solo nel 2024, tra vittorie e titolo iridato, si stima abbia guadagnato almeno altri 15 milioni, per un totale superiore ai 65 milioni di euro.
Il suo peso all’interno del team è tale da renderlo imprescindibile. La Red Bull, infatti, ha costruito attorno a lui l’intera struttura tecnica e sportiva.
Lewis Hamilton: un affare per la Ferrari, tra glamour e ritorni economici
L’arrivo di Lewis Hamilton alla Ferrari ha rappresentato una svolta tanto tecnica quanto commerciale. Il sette volte campione del mondo percepisce 40 milioni di euro, in linea con quanto guadagnava in Mercedes, ma il suo contratto triennale prevede bonus che possono far lievitare il totale oltre i 50 milioni.
Nonostante l’ingaggio da top player, l’investimento si è rivelato vantaggioso: l’operazione Hamilton-Ferrari ha attirato nuovi sponsor per un valore stimato in 100 milioni di euro, rafforzando ulteriormente il brand del Cavallino.
Come dichiarano fonti vicine al team: “Il matrimonio con Lewis non è stato un’operazione di marketing. È un investimento sul futuro e sull’immagine”.
La Ferrari ha la coppia di piloti più costosa della Formula 1
Al fianco di Hamilton, Charles Leclerc continua ad essere uno dei piloti più pagati della griglia. Il monegasco percepisce 30 milioni di euro a stagione, con bonus e scatti previsti fino al 2028. Sommando i due stipendi, la Ferrari investe complessivamente 70 milioni sulla propria line-up, confermandosi la scuderia con il monte ingaggi più elevato.
Tuttavia, è importante sottolineare che gli stipendi dei piloti non rientrano nel budget cap imposto dalla FIA, permettendo così ai team di calibrare i propri investimenti in base alle strategie interne.
Le strategie dei team: giovani promesse e scelte di bilancio
Mentre Ferrari e Red Bull investono cifre imponenti, altri team seguono strade differenti. La McLaren, ad esempio, ha puntato su Lando Norris e Oscar Piastri, entrambi blindati con contratti pluriennali. I loro stipendi – 20 milioni per Norris e 13 per Piastri – appaiono come investimenti sostenibili, soprattutto se si considera che il team ha appena conquistato il titolo costruttori 2024.
In casa Aston Martin, l’esperienza di Fernando Alonso viene ricompensata con 18 milioni, mentre in Mercedes il giovane George Russell percepisce 14 milioni, cifra giustificata dalla sua continuità di rendimento.
Carlos Sainz e il progetto Williams: un atto di fede
L’ex ferrarista Carlos Sainz ha sorpreso molti scegliendo di accasarsi in Williams, rinunciando a una proposta ben più remunerativa della Sauber-Audi. Il suo stipendio si attesta sui 7 milioni, ma il pilota spagnolo crede fermamente nel progetto e punta a diventarne il perno tecnico nei prossimi anni.
I debuttanti: investire sui campioni del futuro conviene
In fondo alla classifica ci sono Andrea Kimi Antonelli, Oliver Bearman, Gabriel Bortoleto, Liam Lawson, Isack Hadjar e Jack Doohan, tutti con stipendi che oscillano tra 0,5 e 1 milione di euro. Sono i frutti dei programmi junior dei team, pensati per allevare i campioni del futuro.
Nel 2019, lo stesso Charles Leclerc esordiva in Ferrari con uno stipendio simile. La storia insegna che puntare sui giovani può essere una scommessa vincente.
Il valore di un pilota non si misura solo in secondi sul giro, ma anche nel suo peso mediatico, nella sua capacità di attrarre sponsor e nel modo in cui si inserisce nelle strategie a lungo termine delle scuderie. In un campionato sempre più globale e connesso, ogni milione speso può trasformarsi in decine di milioni guadagnati.